• Home
  • Chi sono
  • Contatti e risorse

I fiori e le stelle

Conoscere l'uomo per educare il bambino

  • Educazione del bambino
  • Il bambino piccolo (0-7 anni)
  • Sviluppo del bambino
  • Scuola Waldorf o steineriana
  • Autoeducazione
  • I miei consigli

30 Dicembre 2022

Quali sono i rischi della tecnologia per i bambini?

Su questo blog si trovano link di affiliazione. Si tratta di prodotti che conosco, che apprezzo, che utilizzo e che ti suggerisco. Se acquisti tramite i link, potrei ricevere una commissione senza nessun costo aggiuntivo per te.
In questo modo, potrò continuare a scrivere e lavorare a questo progetto. Grazie! 

L’uso della tecnologia da parte dei bambini e dei ragazzi presenta molti rischi e problematiche. A partire dalle conseguenze fisiche dell’uso, ad esempio, dello smartphone, che condiziona la postura, alle conseguenze psicologiche, come la dipendenza dai videogiochi e dalla tv. I bambini e i ragazzi sono esseri in evoluzione: bisogna fare attenzione a tutto ciò con cui entrano in contatto, perché tutto concorre alla loro formazione e ha conseguenze importanti sulle persone che diventeranno, oltre che sulla qualità della loro vita nel presente.
I media digitali (tv, video giochi, smartphone…) influiscono sulle capacità dei bambini, che possono sviluppare problemi legati alla memoria, al linguaggio, alla concentrazione. I bambini hanno necessità di muoversi e di utilizzare tutti i sensi per crescere e svilupparsi nel loro complesso e, dedicarsi ad attività passive, quindi all’utilizzo di schermi, sottrae tempo ad attività più consone. Inoltre, bisogna considerare l’aspetto sociale: le relazioni sui social non sono vere relazioni!
Un altro aspetto riguarda i rischi e i pericoli che bambini e ragazzi possono incontrare nel mondo virtuale.
La tecnologia è uno strumento da utilizzare con consapevolezza. I bambini e i ragazzi non hanno ancora la consapevolezza che serve per poter navigare in sicurezza. Ogni cosa deve avvenire al tempo giusto.
Vediamo in profondità tutti questi aspetti.

Dal webinar di Giorgio Capellani sull’uso della tecnologia da parte dei bambini

Giorgio Capellani ha svolto un’ importante ricerca per aiutare i genitori a diventare maggiormente consapevoli sui rischi e i pericoli della tecnologia e del mondo digitale e a riprendersi il ruolo di guida per accompagnare i figli nel mondo digitale in cui ci troviamo a vivere.

Crescere nell'Era Digitale
Giorgio Capellani
Crescere nell’Era Digitale
L’uso delle nuove tecnologie nell’infanzia, nell’età scolare e adulta: quale futuro?
Edilibri
€ 16,00

Chi è l’autore? Giorgio Capellani, ingegnere, dal 1985 al 2014 ha ricoperto ruoli professionali e direttivi nel settore delle Tecnologie Informatiche per aziende multinazionali, in contesti sia nazionali sia internazionali.
Da alcuni anni insegna materie scientifiche nelle scuole Steiner/Waldorf a Milano e collabora con i seminari di formazione per insegnanti dei corsi di fisica e di chimica.

Quali sono gli effetti della tecnologia sui bambini e come rimediare

La chiave è la consapevolezza: dobbiamo comprendere il fenomeno per poter agire.
Il punto di partenza, dunque, è l’osservazione del fenomeno: cosa sta succedendo, dove stiamo andando?

Si può dire che, ormai, la tecnologia sia diventata pervasiva: il digitale è sempre più presente nelle nostre vite, siamo immersi nella tecnologia da ogni punto di vista. Chiediamoci quali effetti ha questa pervasività sui bambini.

I dati americani sull’utilizzo del digitale dicono che dai 6 anni ai 64 anni il tempo di connessione è di 7 ore al giorno.

In Inghilterra, il 54% dei bambini dai 3 ai 4 anni naviga sul web.

Come influisce la tecnologia nella vita quotidiana?

Stiamo assistendo ad una vera e propria mutazione antropologica, infatti ormai deleghiamo molte nostre facoltà alla tecnologia: il senso dell’orientamento, il movimento, i sensi di base, la memoria, le capacità logico-analitiche, le capacità sociali, il gioco, la sessualità. Deleghiamo le nostre qualità umane alle macchine.

La tecnica va utilizzata, ma chi la può utilizzare al meglio? Soltanto l’essere umano completo, con tutte le sue qualità umane sviluppate. Per questo la tecnologia non è adatta ai bambini, che sono esseri in via di sviluppo.

Come funziona il cervello? Quali sono i danni della tecnologia in età evolutiva?

Alla nascita abbiamo 100 miliardi di neuroni. Dopo i 70 anni si perdono 100.000 neuroni al giorno. I collegamenti tra i neuroni, cioè le sinapsi, abilitano funzionalità umane durante lo sviluppo e in particolare a 7, 14, 21 anni. Si tratta di capacità sociali, ambientali, linguistiche, di pensiero, che se non vengono sviluppate in un determinato momento della vita, portano alla recisione dei neuroni inutilizzati. Quindi, è importante che determinate esperienze siano vissute dal bambino durante la crescita.

La corteccia prefrontale è la sede principale delle seguenti funzioni esecutive: pianificazione, creazione di strategie, controllo delle emozioni, attenzione, concentrazione, autocontrollo degli impulsi. Questa parte del cervello arriva a completa maturazione a 21 anni. Stimolarla troppo presto crea un danno. Ogni cosa deve avvenire a suo tempo. La corteccia prefrontale è quella che viene coinvolta quando si usano, ad esempio, i videogiochi.

Cosa comporta l’utilizzo della tecnologia nelle scuole?

L’apprendimento richiede la relazione umana. Infatti, abbiamo visto che la didattica a distanza ha come risultato un livello di apprendimento basso. Attraverso il video si può addestrare e comunicare da un punto di vista solo intellettuale, dare istruzioni, ma non insegnare. A scuola non ha senso digitalizzare, soprattutto alla primaria e alla secondaria di prima grado.

Perfino i guru della Silicon Valley hanno dichiarato di non lasciare utilizzare smartphone e ipad ai figli prima dei 14 anni, perchè sono ben consapevoli delle problematiche che la tecnologia può dare prima di quella età.

I bambini e la violenza nei media

I bambini imitano tutto e, se hanno accesso libero ai media, entrano in contatto con scene o parole violente, nei video, nelle canzoni, nei film, nelle serie tv, nei videogiochi.

Da uno studio risulta che la prima ricerca pornografica avviene in media a 11 anni. Per il bambino che sta formando una coscienza sentimentale, questo stimolo non è adatto.

I rischi dei social per i bambini: quale effetto hanno i social sui bambini?

Bisognerebbe avere un account social solo se si ha già una vita sociale nella realtà! La presenza dei bambini sui social diminuisce le attitudini sociali reali. Il bambino è un essere in via di sviluppo e non ha ancora le capacità sociali, che dovrebbe sviluppare nella vita reale.

Persone con qualità umane profonde e forti possono gestire al meglio il digitale, mentre i bambini sono fragili da questo punto di vista, proprio perchè le loro qualità umane non sono tutte sviluppate.

Non si tratta di dire no alla tecnologia, ma di capire che esistono stimoli adeguati all’età: fino a 7 anni non è utile, anzi è controproducente qualsiasi stimolo digitale.

Quali sono le conseguenze dell’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei bambini?

Uno studio svolto in Germania (studio Blikk del 2017) su bambini sopra i 6 anni che utilizzano i media digitali per almeno 30 minuti al giorno, rivela le seguenti problematiche:

  • i bambini sono più propensi a sviluppare problemi come l’iperattività (ADHD).
  • Si sviluppano problemi di organizzazione del linguaggio.
  • Diminuisce la capacità dei bambini di memorizzare.
  • I bambini sviluppano un pensiero veloce, reattivo, invece di un tipo di pensiero lento, che è quello che permette di concentrarsi sui contenuti.
  • I bambini diventano incapaci di giocare in maniera autonoma per lungo tempo.
  • Obesità.

La cartina tornasole della salute dei bambini è la capacità di giocare in autonomia a lungo. Il gioco libero è fondamentale per lo sviluppo del movimento, della relazione, dell’uso fine delle mani. Nel gioco libero c’è tutto, mentre nel digitale il bambino viene unilateralizzato.

Quali sono i pericoli della rete per i bambini e gli adolescenti

Quando, a 18 anni, diamo la macchina ai nostri figli, dobbiamo fare in modo che siano consapevoli del rischio che si corre andando in macchina e delle responsabilità civili e penali che conseguono al suo utilizzo. La stessa cosa dovrebbe essere per l’utilizzo dello smartphone!

Il mondo digitale presenta molto rischi e pericoli ed è importante essere a conoscenza di tutti i fenomeni che avvengono nel mondo virtuale. Ad esempio:

  • il cyberbullismo, cioè il bullismo compiuto tramite strumenti telematici (sms, e-mail, siti web, chat, ecc.).
  • Grooming, cioè l’adescamento on line.
  • Fake news, cioè i ragazzi vengono sottoposti a notizie false e non hanno la capacità di discernere.
  • Truffe on line.
  • E’ importante essere consapevoli del fatto che tutto ciò che viene pubblicato in rete rimane per sempre.
  • Esiste un fenomeno che si chiama sexting, che consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale realizzate con il cellulare e scambiate via chat o pubblicate sui social. Un altro fenomeno è il revenge porn, che è sempre la condivisione pubblica di immagini o video intimi in rete, senza che ci sia il consenso delle persone interessate.
    E’ importante sapere che ogni volta che si scatta una foto, si gira un video, questi potrebbero essere pubblicati o inviati ad altre persone.
  • Bisogna conoscere gli aspetti legali che riguardano l’uso dei social, la pubblicazione di foto e video personali, lo scambio di materiale in chat.

Quali sono gli effetti negativi sui bambini dell’uso eccessivo degli schermi?

Dal punto di vista fisico, possono presentarsi problemi posturali muscolo-scheletrici, la sindrome del tunnel carpale e del gomito del mouse e l’irrigidimento del cristallino, se non si toglie lo sguardo dallo schermo ogni 15 minuti. Inoltre, si potrebbe attenuare la capacità uditiva. Il rischio obesità, che è dato dalla mancanza di movimento.

Altri problemi che possono riscontrarsi dall’uso eccessivo degli schermi e degli strumenti digitali sono: l’ansia, l’ insonnia, lo stress, la dipendenza, conseguenze della mancanza di relazioni sociali reali, della permanenza eccessiva nel mondo virtuale. Si può arrivare addirittura ad avere problemi di epilessia fotosensibile, data dall’ utilizzo massiccio dei videogiochi.
Bisogna anche considerare gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche.
Un altro aspetto che riguarda l’uso eccessivo dei videogiochi e dello smartphone, riguarda le nuove psico patologie nate dall’uso del digitale, che sono o ossessivo-compulsive o narcisistiche.

I bambini e la televisione. Perché i bambini non devono guardare la tv

Il bambino ha bisogno di crescere in un mondo reale, immerso nella bellezza della natura: la TV offre contenuti non reali, colori falsi, immagini che scorrono troppo veloci, stimoli sensoriali fasulli. Fino a 7 anni i bambini non dovrebbero entrare in contatto col mondo digitale perché hanno bisogno di esperienze reali, esperienze sensoriali, di entrare in relazione con gli altri, per potersi sviluppare in maniera armoniosa.

Leggi l’articolo sull’importanza del senso del tatto per lo sviluppo del bambino

Prima di offrire uno strumento digitale a un bambino, dobbiamo garantirgli: il movimento, l’ arte, il gioco, la bellezza, la socialità. Queste sono le priorità per lo sviluppo armonioso del bambino.

Cosa possono fare i genitori per educare i figli all’uso della tecnologia? 9 Consigli utili

  • 1 Avere consapevolezza dei rischi dell’utilizzo dei media digitali.
  • 2 Farsi carico di accompagnare e guidare i figli nell’utilizzo della tecnologia.
  • 3 Dare l’esempio su come si utilizzano i media digitali in maniera consapevole.
  • 4 Riappropriarsi dell’autorità nei confronti dei figli per offrirgli solidità ed equilibrio.
  • 5 Offrire occasioni di socialità nella vita reale, in alternativa alla socialità sul web.
  • 6 Fare comunità con altri genitori per accordarsi sull’utilizzo dello smartphone dei figli e creare una socialità reale alternativa al virtuale.
  • 7 Non accettare tutto dall’istituzione scolastica: si può anche opporsi all’uso della tecnologia, insensato alla scuola primaria.
  • 8 Controllare chi sono i personaggi (cantanti, influencer) che i figli seguono e quali messaggi trasmettono: i bambini hanno bisogno di eroi, ma dobbiamo vigilare che scelgano quelli giusti.
  • 9 Ricordarsi che trasmettiamo ai figli ciò che coltiviamo noi stessi nell’ interiorità: i gesti e i pensieri educano, non solo la parola. Se il genitore si auto-educa e sa gestire la propria volontà, può educare i figli a fare altrettanto.

Le regole da stabilire per utilizzare la tecnologia con buon senso

Ogni famiglia dovrebbe stilare un regolamento sull’utilizzo della tecnologia, tenendo in considerazione questi aspetti:

  • LO SPAZIO: evitare la pervasività nei locali e in casa (no a TV e PC in camera, no al cellulare a tavola…).
  • IL TEMPO: decidere tempi e modi di utilizzo.
  • LA CONNETTIVITA’: limitare l’accensione del wi-fi, spegnerlo quando non serve.
  • LA MODALITA’: stabilire in che modo si possono utilizzare cellulari, videogiochi, i-pad, tv.
  • GLI EFFETTI: aiutare i ragazzi a comprendere gli effetti fisici e psicologici dell’uso della tcnologia.
  • LA NETIQUETTE: aiutare i ragazzi a comprendere come ci si deve comportare on line.
  • LA RESPONSABILITA’: aiutare i ragazzi a comprendere i risvolti legali delle proprie azioni nel mondo digitale.

Ogni famiglia può trovare il proprio equilibrio nell’uso della tecnologia mettendo insieme conoscenza e consapevolezza ed avendo il coraggio di riappropriarsi del ruolo genitoriale: i ragazzi devono essere controllati, non esiste la privacy dei minori! I genitori hanno la responsabilità civile e penale delle azioni dei propri figli.

L’adulto ha il compito di auto-educarsi, di essere desto e di guidare i figli, sempre con amore e accoglienza.

Crescere nell'Era Digitale
Giorgio Capellani
Crescere nell’Era Digitale
L’uso delle nuove tecnologie nell’infanzia, nell’età scolare e adulta: quale futuro?
Edilibri
€ 16,00

facebookcondividi su facebook
Twittercondividi con un Tweet
Followsegui
PinterestSalva

Correlati

By: ifiorielestelle · In: Educazione del bambino

About ifiorielestelle

Sono Dani, una mamma appassionata di pedagogia. Ho conseguito la formazione in pedagogia steineriana. In questo spazio parlo di pedagogia steineriana, di scuole Waldorf (mia figlia ne frequenta una), di sviluppo del bambino, di educazione.

Chi sono

Sono Dani, una mamma appassionata di pedagogia. Ho conseguito la formazione in pedagogia steineriana e in questo spazio parlo di pedagogia steineriana, di scuole Waldorf, di sviluppo del bambino, di educazione.

Scarica e stampa

Scopri il planner giornaliero a 6€ per trovare il tuo ritmo. Con suggerimenti per l’auto-educazione + 2 bonus

RSS
Follow by Email
Facebook
Facebook
fb-share-icon
fb-share-icon

 

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

 

Il blog non può essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001, in quanto non viene aggiornato con periodicità.

Copyright © 2023 I fiori e le stelle · Theme by 17th Avenue