Su questo blog si trovano link di affiliazione. Si tratta di prodotti che conosco, che apprezzo, che utilizzo e che ti suggerisco. Se acquisti tramite i link, potrei ricevere una commissione senza nessun costo aggiuntivo per te.
In questo modo, potrò continuare a scrivere e lavorare a questo progetto. Grazie!
Capire i bambini irrequieti, vivaci, dispettosi
Come gestire i bambini che sono sempre agitati, che si dimenano, rumorosi, irrequieti? I bambini che vengono etichettati come iperattivi sono spesso bambini nervosi, che non riescono a concentrarsi, non stanno mai fermi. Si tratta di bambini molto intelligenti, ma che non hanno maturato a sufficienza un fondamentale senso: il senso chiamato da Rudolf Steiner, senso della vita. Il senso della vita è uno dei 12 sensi, di cui parlo nell’articolo sul senso del tatto ed è il senso che, se adeguatamente maturo e sviluppato, permette lo sviluppo di facoltà importanti come: la pazienza, la tranquillità, il saper aspettare, l’attenzione, la devozione. Sono tutte facoltà estremamente importanti nelle relazioni sociali. Quando un bambino manifesta irrequietezza, ha problemi a concentrarsi, non riesce a stare tranquillo nelle occasioni sociali, significa che non ha sviluppato a sufficienza il senso della vita.
Come aiutare e gestire i bambini irrequieti
Se il senso della vita si è ben sviluppato in età infantile, il bambino sviluppa fiducia nell’esistenza e in se stesso. Quindi, è un senso molto importante che può influenzare la serenità di tutta l’esistenza. Gestire un bambino irrequieto significa aiutarlo ad avere un’esistenza più serena ed equilibrata.
Per aiutare un bambino nervoso, irrequieto, con problemi legati alla socialità, è importante che i genitori abbiano consapevolezza della causa di questi comportamenti per poter agire nel modo migliore.
La relazione con i bambini irrequieti e nervosi può diventare complicata e di difficile gestione. Bisogna partire da se stessi: lavorare sulla propria pazienza e tolleranza. Se vogliamo trasformare il bambino e fare in modo che diventi più paziente, dobbiamo essere noi adulti pazienti con lui. Lavorare su stessi aiuta tantissimo la relazione con il bambino irrequieto. La cosa più importante che possiamo fare nel relazionarci con questi bambini è accettarli così come sono.
I bambini irrequieti e nervosi, angosciati e paurosi e tristi e pensierosi soffrono tutti, ciascuno a modo proprio, di una mancanza di autostima: gli uni si sentono indesiderati, gli altri abbandonati e i terzi esclusi. Sono tutti modi diversi per esprimere la mancanza dell’equilibrio interiore… Il nostro compito è quello di soccorrerli, dimostrando loro che possono contare sulla nostra stima tollerante, sulla nostra partecipazione piena di interessamento e sulla nostra compassione piena di sensibilità. H.K.
Cosa fare con i bambini irrequieti e nervosi. 7 consigli
- Organizzare la giornata sulla base di un ritmo sano: nella giornata devono alternarsi l’attività al riposo, i momenti concentrazione (lettura, studio, lavori manuali) ai momenti di espansione ( gioco libero, uscire), le attività sociali alle attività più solitarie.
- Trovare ogni giorno del tempo, anche solo mezzora, da dedicare completamente al bambino, possibilmente sempre alla stessa ora. In questo tempo dedicato non rispondere al telefono, non divagare con i pensieri. Questo impegno quotidiano renderà il rapporto molto più profondo.
- Curare l’alimentazione, che non sia troppo pesante e che sia sana.
- Curare il sonno: i bambini devono dormire molte ore e andare a letto presto.
- Favorire la sensazione di benessere del corpo, ad esempio fare attenzione al caldo/freddo, agli indumenti, che siano comodi, ma anche un massaggio, se ben tollerato, o un abbraccio possono essere un toccasana.
- Dedicare del tempo a proporre dei giochi che possano stimolare il bambino all’imitazione. Questo aiuterà la sua creatività nel gioco e anche l’attività scolastica!
- Spegnere la televisione. La tv e i videogiochi sono nemici della sana imitazione.
Un’attività che calma e genera autostima nel bambino è il lavoro a maglia. Leggi anche COME INSEGNARE IL LAVORO A MAGLIA AI BAMBINI:
Il libro per capire e aiutare i bambini irrequieti
Il libro Bambini irrequieti, angosciati, tristi di Henning Kohler è uno strumento utile per i genitori che riconoscono il proprio figlio in una di queste tre tipologie: bambini irrequieti e nervosi, paurosi e angosciati, tristi e pensierosi.
Queste tre tipologie sono spiegate nel libro in maniera approfondita, tramite degli esempi; in questo modo ognuno può capire se il proprio figlio corrisponde alla tipologia di cui si parla.
Chi è l’autore del libro “Bambini irrequieti, angosciati, tristi-presupposti per una prassi educativa spirituale”
Henning Kohler (1951-2021) pedagogista e terapeuta per l’infanzia e l’adolescenza e ricercatore tedesco. Autore di moltissimi libri tradotti e pubblicati in tutto il mondo, docente di corsi e seminari, portavoce di una visione dell’educazione fondata sull’incontro e l’assoluto rispetto dell’individualità del bambino. In questo libro ha rielaborato i frutti di svariate conferenze tenute tra il 1991 e 1992.
“Chi sei tu bambino?
Ti voglio aiutare ad essere te stesso, a restare te stesso e a diventare te stesso. Che tu possa seguire la tua stella.
Che tu possa percorrere le tue vie anche se queste saranno difficili.
Voglio aprire il mio cuore per sentire sempre meglio ciò di cui hai bisogno.
Il mio profondo e caldo interesse sia lo spazio nel quale tu possa ergerti verso te stesso.
Io farò errori. Sarò arrabbiato con te.
Io sarò ingiusto, disattento, impaziente.
Questo non potrò evitarlo e ti chiedo perciò perdono.
Mai vorrò abbandonare lo sforzo di comprenderti.
Ogni giorno è un giorno nuovo.
Ogni sera ti chiederò silenziosamente perdono per le mie disattenzioni e per la mia impazienza e ogni mattina mi alzerò con la domanda nel cuore: chi sei tu?
Ma io non voglio essere intrusivo nei tuoi confronti, non voglio farmi delle rappresentazioni di come tu dovresti essere.
Non voglio confondere i tuoi desideri che vivono in te e vogliono manifestarsi.
Anche ciò che di pesante, di difficile tu debba vivere voglio portarlo insieme a te come un fedele amico, come una fedele amica.
È la tua vita. È il tuo futuro.
Tu non sei il mio bambino, tu non sarai la mia opera.
In accordo con il tuo Angelo tu mi hai scelto, tu hai scelto me affinché io ti accompagni e ti protegga.
Questo è un grande privilegio che mi riempie di gratitudine.
E ora guidami bambino affinché io possa guidare te.”Henning Kohler
L’importanza dei sensi per lo sviluppo sano del bambino
Kohler parte dalla conoscenza dei sensi basali: il senso della vita, del tatto, del movimento e dell’equilibrio.
I sensi basali sono quelli che riguardano il corpo fisico, che permettono di riconoscere il nostro stato e che sono alla base dello sviluppo. Kohler trova una correlazione tra la maturazione dei sensi e lo sviluppo emotivo e sociale. Egli collega: le paure indefinite al senso del tatto, gli stati di irrequietezza e insoddisfazione cronica al senso della vita, la tristezza e la timidezza compulsiva al senso del movimento. Il senso dell’equilibrio è collegato con il senso del movimento.
I consigli pratici che si trovano su questo libro sono rivolti ai genitori e riguardano atteggiamenti e comportamenti da adottare e suggerimenti su come strutturare le giornate. In questo modo, i genitori possono acquisire gli strumenti per poter attuare un lavoro educativo pensato e studiato per queste tre tipologie di bambino. Ma soprattutto, l’autore desidera incoraggiare i genitori e renderli autonomi nel lavoro di conoscenza, rafforzando in loro la fiducia nelle proprie capacità di fare bene, anche nelle situazioni più difficili da gestire.
Quando l’amore per un altro essere non si unisce al bisogno di conoscerlo, cioè di capirlo e di trovare così le giuste forme di rapporto, allora all’amore manca qualcosa di essenziale, e rimane bloccato già in partenza. H.K.
Sono fermamente contrario alla cattiva abitudine di considerare l’amore per i bambini come un’unica brodaglia indifferenziata, quando invece dovremmo sapere in ogni singolo caso che cosa è importante per la particolare problematica che di volta in volta si presenta. H.K.
Non esistono bambini ostinati o pigri di “proposito”, per malvagità! Ogni bambino vuole con tutto il cuore fare bene ogni cosa ed essere giustamente apprezzato per questo. Vi dico: rinfacciando ai bambini la loro difficoltà, siamo proprio noi a renderli pigri e ostinati!
![]() | Presupposti per una prassi educativa spirituale € 16,00 |
![]() ![]() ![]() ![]() | Bambini Irrequieti, Angosciati, Tristi Presupposti per una prassi educativa spirituale Henning Köhler |
Chi crede che l’amore non abbia niente a che fare con il pensiero scientifico non otterrà un granchè da questo libro. H.K.
Guarda anche gli altri libri di Henning Kohler