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L’anno scolastico è scandito da feste e occasioni per riconnettersi con la natura, con il ritmo delle stagioni che si avvicendano, per non perdere il senso profondo di ogni momento dell’anno a cui siamo collegati come essere umani.
Se non ci fossero le feste sarebbe più difficile fermarsi a osservare cosa succede alla natura, cosa succede dentro di noi e notare che c’è una connessione.
Le ricorrenze sono momenti che ci permettono di prendere una pausa dal ritmo quotidiano in cui siamo immersi, fermarci, osservare e provare gratitudine per ciò che abbiamo.
Il ritmo è salutare, soprattutto per il bambino, ma è utile ogni tanto poterlo interrompere con le feste, per poi poter riprendere con maggiore vigore.
Quali festività scandiscono il ritmo dell’anno nelle scuole Waldorf?
le feste che preparano all’arrivo del Natale

Pochi giorni dopo l’inizio della scuola, il 29 settembre, si festeggia l’Arcangelo Michele, che con la sua spada sconfigge il drago. E proprio in questo periodo, quando ormai l’estate è finita e le giornate iniziano ad accorciarsi, abbiamo bisogno di andare a cercare dentro di noi le forze del coraggio.
A scuola ai bambini si racconta la storia di San Michele e il drago e si organizzano delle semplici e divertenti prove di coraggio: simbolicamente ognuno attraversa un percorso ad ostacoli e con la spada in mano va ad affrontare il drago.
Più avanti, l’11 novembre si festeggia San Martino di Tours: le giornate sono ancora più corte e la luce scompare presto nel pomeriggio, ma questa ricorrenza porta luce nel buio con la storia di San Martino.
San Martino era un ex generale romano (divenuto poi vescovo di Tours) che in un rigido giorno invernale incontrò un povero con addosso pochi vestiti e che decise quindi di tagliare in due il suo mantello per donarglielo.
Quando cala il sole ci si riunisce intorno ad un fuoco, in un giardino addobbato con tante lucine e si cantano le canzoni di San Martino. Si organizza anche una lanternata, cioè una passeggiata con in mano la lanterna che ogni bambino ha costruito a scuola i giorni precedenti.
Alcune parole che si cantano durante la festa di Sa Martino:
San Martino cavaliere,
ti ringrazio per la luce,
che per strada mi conduce
e mi illumina il cammin!
La notte ecco apparire lassù su tutti i monti,
il sol sta per sparir,
in fondo là nei campi
…portiamo tutti la luce nel buio!
Questa è la mia festa preferita perché è molto suggestiva, l’atmosfera è davvero magica e scalda il cuore. Come tutte le feste, è una ricorrenza simbolica: suscita l’immagine della luce interiore che resta accesa in noi anche quando fuori è buio; ognuno può vivere questa immagine a suo modo.
Il giorno di San Martino è a metà strada tra la festa di San Michele e il Santo Natale: in questo periodo dell’anno, che ci accompagna verso l’oscurità, siamo portati a vivere in una dimensione più raccolta. L’estate è il momento dell’espansione, che porta fuori se stessi, mentre l’inverno richiede di tornare in sé stessi.
A fine novembre si festeggia l’Avvento: in una stanza della scuola si prepara una grande spirale con rami di abete e foglie e si posizionano delle candele lungo il percorso della spirale. Accompagnati dai canti di Natale, si inizia, uno alla volta, a camminare lungo il percorso della spirale per andare ad accendere ognuno la propria candela e poi si torna indietro.
Quando tutte le candele sono state accese, si resta un pochino in silenzio ad ammirare la bellezza del momento.
Poco prima dell’inizio delle vacanze di Natale, si accende l’albero di Natale addobbato con le candele: sempre accompagnati dai canti di Natale ognuno accende una candela sull’albero.
Queste feste sono occasioni per invitare le famiglie a scuola: alcune volte si porta qualcosa da mangiare da condividere per concludere il momento di festa, altre volte invece si preferisce non spezzare l’incanto e portare nel cuore la magia del momento.
le feste del risveglio e della luce che torna
Dopo le vacanze, la prima festa è quella di Carnevale: in questo periodo dell’anno si torna piano piano a vivere una dimensione meno raccolta, le giornate si allungano e i bambini tornano ad essere più energici.
Per festeggiare la vita che si risveglia dopo il lungo sonno, si invitano le famiglie e si recita qualcosa per loro.
I travestimenti del carnevale sono semplici: si rappresentano i mestieri, i folletti, le fatine; i più grandi rappresentano i personaggi mitologici studiati a scuola. L’atmosfera è allegra, gioiosa, la luce entra nelle stanze dall’esterno, non è più come in autunno, adesso ci si prepara alla primavera!
Anche la Pasqua, festa della rinascita, si festeggia in maniera simbolica: si semina il grano per vedere spuntare i germogli, si colorano le uova, si va alla ricerca delle uova nascoste, si racconta la storia del Leprotto di Pasqua.
Queste occasioni sono più adatte ad essere festeggiate in allegria, all’aperto, concludendo con un pranzo da condividere con le famiglie.
Ci sono anche altre ricorrenze che possono fare parte dell’anno scolastico a seconda delle tradizioni di ogni paese. A seconda del contesto culturale vengono celebrate festività diverse oppure le stesse nostre, ma in maniera diversa.
Ti sei mai fermato a pensare a come siamo connessi con la natura? Vivendo in campagna è più facile. Ma, oltre a questo, ho iniziato a dare un significato più profondo alle festività e agli eventi del corso dell’anno da quando mia figlia ha iniziato a frequentare l’asilo steineriano. Ho iniziato a vivere questa connessione tra la mia interiorità e ciò che succede in natura.
Penso che questo sia il vero sentimento religioso. Ne parlo in questo articolo LA SCUOLA WALDORF E’ UNA SCUOLA RELIGIOSA?…
Non dobbiamo sottovalutare l’importanza che ha per l’umanità il prestare tutta la propria attenzione a una festività dell’anno. Anche se nel nostro tempo le festività religiose sono diventate soprattutto un’abitudine, non fu sempre così: vi furono tempi in cui gli uomini legavano la loro coscienza al corso di tutto l’anno…
Vivevano in modo da legare la loro coscienza con i fenomeni della natura, orientando per così dire la coscienza secondo determinate festività: ad esempio, all’inizio dell’anno, andando verso la Pasqua, avevano sensazioni legate al terminare dell’inverno, e in autunno, avviandosi al Natale, sensazioni legate alla natura che appassiva.
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