Su questo blog si trovano link di affiliazione. Si tratta di prodotti che conosco, che apprezzo, che utilizzo e che ti suggerisco. Se acquisti tramite i link, potrei ricevere una commissione senza nessun costo aggiuntivo per te.
In questo modo, potrò continuare a scrivere e lavorare a questo progetto. Grazie!
Cos’è una scuola steineriana?
Una scuola Waldorf o steineriana è una scuola che segue i principi pedagogici indicati da Rudolf Steiner. Per conoscere il pensiero di Steiner e l’origine della scuola steineriana leggi l’articolo COME NACQUE LA PRIMA SCUOLA WALDORF? COS’È L’ANTROPOSOFIA? in cui parlo di come nacque la prima scuola Waldorf e della pedagogia steineriana, che si basa sull’Antroposofia di Rudolf Steiner.
Vorresti conoscere meglio Rudolf Steiner e le sue opere, ma hai poco tempo per leggere?
Prova gli audio libri!
Cosa si insegna in una scuola steineriana?
Vediamo come si svolge una giornata in una scuola Waldorf, quali materie si insegnano e come vengono insegnate. Nella scuola Waldorf si parla di epoca per riferirsi all’insegnamento principale che avviene nelle prime due ore; è chiamato epoca perché si affronta una materia per volta, per la durata di due settimane o più. Nella scuola Waldorf non si insegnano più materie ogni giorno. Prima dell’epoca ci si riunisce in cerchio e si svolge una parte in movimento con canti, balli, musica, poesie. Dopo l’epoca, la mattinata continua con le attività artistiche e le lingue. Nelle scuole steineriane alcune materie d’insegnamento non sono convenzionali, ma vengono proposte unicamente in questo tipo di scuola: il disegno di forme e l’euritmia, ad esempio. L’arte ha un ruolo centrale nell’insegnamento.
l’epoca
Nelle scuole Waldorf si impara una materia principale per volta: l’epoca.
L’epoca, a seconda della classe, può essere di: italiano, matematica, disegno di forme, geometria, fisica, chimica, antropologia, botanica, zoologia, storia, geografia. Invece di dover affrontare diverse materie ogni giorno, se ne approfondisce una per un periodo di tempo di due/tre o quattro settimane. Questo consente sia all’insegnante che agli allievi di approfondire e di immergersi in una materia per volta per un periodo di tempo abbastanza lungo. Alla fine dell’epoca, si lascia riposare la materia approfondita e se ne prende in mano un’altra. Ogni materia viene ripresa ciclicamente.
L’epoca si svolge nelle prime due ore del mattino. Le materie come musica, lingue straniere, lavoro manuale invece non si insegnano a epoche, ma si ripetono ogni settimana una o due volte, sempre dopo le prime due ore del mattino dedicate all’epoca.
L’epoca è l’attività più intellettuale della giornata, ma viene comunque proposta in maniera immaginativa, esperienziale, mai in maniera arida e astratta. Prima di iniziare con un nuovo argomento, l’insegnante chiede ai bambini di portare alla memoria ciò che è stato fatto il giorno prima.
i ritmi
L’epoca è sempre preceduta da “i ritmi”: canti, giochi, attività di coordinazione, scioglilingua, esercizi di memoria, ripetizione delle tabelline, il tutto attraverso il movimento del corpo. La parte ritmica sveglia i sensi dei bambini, li attiva, li prepara al lavoro intellettuale.
la narrazione
A fine epoca di solito l’insegnante racconta una storia. A seconda della classe, si raccontano: fiabe, favole, vite dei santi, i miti nordici, l’Antico testamento, l’epica greca, l’epica latina, la narrativa italiana, le biografie. Il racconto stimola l’immaginazione e quindi nutre interiormente: ogni bambino elabora in maniera personale il racconto e crea le proprie immagini dei personaggi, dell’ambientazione e degli avvenimenti. Ogni giorno, prima di portare avanti la narrazione, si ricorda tutti insieme la parte di storia raccontata il giorno prima.
il maestro unico
Il bambino del secondo settennio (7-14 anni) ha bisogno di riconoscere nel suo insegnante principale una guida autorevole, di creare un legame, di essere riconosciuto e compreso. Per questo nelle scuole Waldorf, solitamente, c’è un maestro unico per tutte le materie principali e per tutti gli anni che vanno dalla prima all’ottava classe: in questo modo si insatura una relazione importante tra insegnante e alunni, una relazione che risulta fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo. I bambini a questa età imparano soprattutto perchè apprezzano e amano l’insegnante.
IL QUADERNO COME LIBRO DI TESTO
Non si usano libri di testo: ogni bambino ha un quaderno grande, con fogli bianchi e di qualità per ogni materia. Il quaderno è tenuto con molta cura: è molto colorato e personalizzato, si utilizzano i pastelli colorati per disegnare cornici in ogni pagina, gli errori eventuali vengono coperti da un fiore disegnato dal bambino o dalla maestra. Il quaderno, scritto dal bambino, diventa il libro di studio: i primi anni i bambini copiano la lezione dalla lavagna, poi scrivono sotto dettatura e poi liberamente. Gli insegnamenti provengono dall’insegnante e non da un testo stampato; sul quaderno, il bambino si impegna molto e scrive testi, poesie, racconti, regole, illustrando tutto con disegni e più avanti con grafici e diagrammi.
Nelle scuole Waldorf viene usato il materiale della Stockmar per la sua grande qualità. I bambini utilizzano i blocchi di cera (i cubotti) e i più grandi i pastelli di cera, per disegnare cornici sui fogli bianchi, prima di iniziare a scrivere.
IL RITMO DEI TRE GIORNI
Per interiorizzare i contenuti di un argomento, si introduce il primo giorno attraverso l’esperienza la pratica, l’azione, la volontà. Il secondo giorno si rivive l’esperienza in modo più individualizzato, coinvolgendo la sfera del sentire attraverso un lavoro artistico. Il terzo giorno si arriva all’elemento concettuale. Per esempio, in prima classe, per introdurre una nuova lettera dell’alfabeto: il primo giorno si racconta una storia, il secondo giorno l’insegnante la illustra con un disegno alla lavagna che richiama la lettera, il terzo giorno si scopre la lettera introdotta in maniera artistica nei giorni precedenti.
attivita’ artistiche
Le materie artistiche svolgono un ruolo importante per la salute dei bambini, portano equilibrio, aiutano lo sviluppo armonioso. I bambini possono sperimentare la propria interiorità attraverso queste materie. Non è importante il risultato, ma è molto importante il processo e il nutrimento che porta all’anima del bambino. Queste materie si devono alternare al lavoro più impegnativo, che richiede concentrazione e memoria, per fare in modo che la giornata scolastica sia equilibrata, che ci sia un giusto respiro che porta benessere. Le attività artistiche sono: l’acquarello, il modellaggio con la cera e con l’argilla, la musica, il coro, lo strumento musicale.
Il modellaggio
Nelle prime classi si modella la cera creando forme della natura; dalla terza classe si modella l’argilla.
I bambini imparano le caratteristiche degli animali e come crearli con le loro mani. Più avanti imparano a creare forme geometriche solide, elementi architettonici, case, a seconda della classe e dell’epoca.
L’acquerello
I bambini sperimentano il colore grazie alla pittura su carta bagnata: come si muove, le sue qualità, come si comporta con gli altri colori. Le pitture sono spesso legate alla narrazione e all’epoca.
La musica
Il canto è sempre presente: si canta in coro seguendo l’insegnante, poi in terza classe vengono introdotti il canone e in quarta il canto polifonico. Si suona il flauto, prima imitando l’insegnante, poi si impara a scrivere e leggere le note in terza classe. In alcune scuole si impara uno strumento e si forma un’orchestra, che diventa materia del piano di studio.
La recitazione
I bambini preparano rappresentazioni e concerti da presentare al pubblico dei genitori e parenti: queste attività educano il coraggio e la fiducia in se stessi, offrendo ai bambini e ragazzi la possibilità di esprimersi.
il lavoro manuale
Nelle prime classi si impara a lavorare a maglia: prima con le dita, poi con i ferri e poi con l’uncinetto. I bambini creano, a seconda della classe: animali, astucci, borse, berretti, calze. Si impara anche a cucire e ricamare.
Nelle classi più alte si confeziona la bambola, si lavora il legno.
Di questa materia delle scuole Waldorf parlo anche in questo articolo IL LAVORO MANUALE: PERCHÈ È MATERIA D’INSEGNAMENTO NELLE SCUOLE WALDORF?
le lingue straniere
Nelle scuole Waldorf si insegnano due lingue straniere dalla prima classe. Nelle prime classi l’apprendimento avviene in maniera naturale: i bambini ripetono canzoni, poesie, scioglilingua e giocano in lingua straniera. In questa maniera vengono immersi nella nuova lingua, proprio come avviene con la madrelingua, che non viene insegnata, ma si apprende naturalmente. Lo scopo non è quello di imparare la lingua, cosa che comunque avviene a suo tempo, ma di portare incontro ai bambini culture diverse e aprirgli orizzonti nuovi. Successivamente si inizia a scrivere tutto ciò che è stato memorizzato negli anni precedenti attraverso il gioco, le canzoni, le poesie.
altre materie
Ci sono materie “strane”, che non fanno parte della tradizione scolastica della nostra società, che sono l’Euritmia e il disegno di forme.
L’euritmia è una disciplina completa, che si può definire arte del movimento, che esprime il linguaggio. Può sembrare una danza, ma è qualcosa di difficile da definire perché diversa da tutto ciò che conosciamo. La declinazione pedagogia di questa arte porta equilibrio nei bambini e sostiene il loro sviluppo armonico tra il corpo del bambino e la sua interiorità.
Del disegno di forme ho parlato nell’articolo IL DISEGNO DI FORME: UNA MATERIA PRESENTE SOLO NELLE SCUOLE WALDORF
Le feste e le ricorrenze dell’anno hanno un ruolo importante anche nella didattica, oltre che nella vita della comunità scolastica. Ne parlo in questo articolo FESTE, RITMI, STAGIONI: COME SI FESTEGGIA NELLE SCUOLE WALDORF?
Anche le uscite didattiche, le lezioni fuori dall’aula, le attività come l’orto e il giardinaggio hanno un ruolo importante nella scuola Waldorf.
MATURITA’ SCOLARE
Nelle scuole Waldorf c’è una particolare attenzione al fatto che il bambino debba essere pronto per iniziare a frequentare la scuola: la maturità scolare è un argomento molto importante, che non viene preso in considerazione dalla nostra società. Spesso a scuola arrivano bambini non ancora pronti per riceve insegnamenti, non maturi per partecipare alla vita scolastica.
A 5/6 anni non si dovrebbe chiedere a un bambino di stare fermo seduto al banco e di concentrarsi su ciò che dice l’insegnante. A 7 anni solitamente un bambino ha concluso un ciclo di sviluppo che gli permette di entrare a far parte di un’organizzazione come quella scolastica: a questa età inizia ad avere le forze necessarie per pensare, concentrarsi, rispondere a ciò che gli viene chiesto di fare, aspettare il suo turno per fare le cose, stare in fila, stare al banco e ascoltare. Ecco perchè nelle scuole Waldorf, solitamente, i bambini iniziano la prima classe non prima dei 6 anni 1/2 – 7.
RITUALI
In tutte le scuole steineriane la giornata inizia con l’accensione della candela e la recita di una poesia.
In questo articolo LA SCUOLA WALDORF È’ UNA SCUOLA RELIGIOSA? L’ANTROPOSOFIA È UNA RELIGIONE? parlo di questo rituale.
Principi della scuola Waldorf e differenze con la scuola tradizionale
-La pedagogia steineriana, su cui si basa questo tipo di scuola, si rivolge alla persona nella sua interezza, ha come scopo lo sviluppo di tutte le facoltà umane, e mira alla formazione di adulti capaci di portare azioni libere nel mondo. Per questo si curano tutti gli aspetti della persona: non solo le capacità intellettuali, ma anche artistiche, che nutrono l’interiorità.
-Il piano di studi è in accordo con la fasi evolutive e le tappe di sviluppo del bambino. Tutto ciò che si porta incontro al bambino ha un senso profondo e segue le esigenze di un individuo in via di sviluppo.
-In queste scuole la qualità è più importante della quantità: non c’è fretta, non si va di corsa per imparare più cose possibili. Fare con calma è molto più efficace perchè porta i contenuti in profondità e non stanca.
–Il ritmo e le immagini sono le modalità principali utilizzate dall’insegnante delle classi della primaria perché portano equilibrio e nutrimento dell’anima nel processo di conoscenza.
-Non si danno voti: si impara molto meglio godendosi il viaggio, invece di doversi concentrare sulla destinazione e la competitività non aiuta lo sviluppo e l’apprendimento, mentre la collaborazione è un valore.
I primi anni di scuola i bambini ricevono la pagellina artistica: una poesia o un racconto scritto dall’insegnante, che racchiude le caratteristiche e i talenti del bambino in maniera artistica, senza giudizio, con linguaggio immaginativo. Il documento con la valutazione viene consegnato al genitori; solo dopo i 12 anni anche il bambino viene coinvolto e reso consapevole della sua valutazione scolastica.
-Non vengono dati compiti a casa fino alla terza classe.
–I bambini collaborano nella pulizia della classe: l’insegnante stabilisce dei turni per pulire i banchi, per pulire in terra, per pulire la lavagna, ma anche per distribuire ai compagni il materiale necessario per la pittura e il modellaggio, per servire la merenda e il pranzo e poi per riordinare. In questo modo, anche questi momenti di socialità della giornata scolastica diventano educativi.
-Gli intervalli sono momenti importanti della giornata a cui viene dato il giusto spazio e tempo: solitamente i bambini escono in giardino (o cortile) e hanno il giusto tempo per giocare in qualsiasi condizione meteo, per vivere con i sensi tutte le stagioni.
-Lo scopo dell’insegnamento non è la didattica: la didattica è un mezzo, lo scopo è la salute globale del bambino. I contenuti, che il bambino apprende, sono un effetto collaterale di un lavoro che viene svolto per aiutare lo sviluppo armonioso del bambino. Si cerca di capire chi è il bambino, di cosa ha bisogno per svilupparsi al meglio. In questo modo la didattica diventa lo strumento pedagogico in mano all’insegnante.
-Il ciclo delle scuole Waldorf è di 8 anni, include quindi sia la primaria, sia la scuola primaria di secondo grado.
-Solitamente le scuole Waldorf sono fondate e sostenute dai genitori, che fanno parte della comunità educante insieme agli insegnanti: l’educazione e l’istruzione non vengono quindi completamente delegate, ma si è parte attiva di un progetto educativo scelto e voluto con forza, in cui le responsabilità sono condivise.