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Raccontare le fiabe ai bambini ha la funzione educativa di accendere l’immaginazione. Le fiabe sono nutrimento per l’anima. E’ importante occuparsi della vita interiore dei bambini: la fantasia del bambino deve essere nutrita affinché diventi capacità di concepire idee e apertura mentale nell’adulto. La differenza tra la fiaba e la favola è che la prima è un racconto tramandato, saggio, popolare, mentre la seconda è una storia che ha un autore e che ha come protagonisti gli animali. La fiaba è adatta a tutte le età, dai 4 anni in su. La favola ha sempre una morale ed è adatta ai bambini dagli 8 anni.
“Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli una fiaba; se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più.” Albert Einstein
Cosa sono le fiabe?
Le fiabe non sono frutto della fantasia di qualcuno, non sono state inventate, ma hanno un’origine antichissima e sono frutto di esperienze dell’anima. Infatti le fiabe risalgono ai tempi in cui l’uomo aveva uno stato di coscienza molto diverso da quello attuale: in un tempo lontano l’uomo aveva un rapporto diretto con il mondo spirituale e viveva in uno stato di coscienza di sogno, viveva nelle immagini.
Anche la coscienza del bambino è una coscienza sognante, per questo il linguaggio che gli risulta più affine è quello immaginativo. Le fiabe, quindi, sono state raccontate da persone che avevano esperienze di tipo immaginativo, esperienze del mondo spirituale. Sono state tramandate oralmente di generazione in generazione. Probabilmente le fiabe che noi leggiamo adesso sono diverse dalla versione originale, perché nella trasmissione orale alcune cose si perdono o vengono modificate. Nonostante ciò possiamo ancora trovare nelle fiabe antiche i significati profondi che si celano dietro alle immagini che propongono.
Come leggere una fiaba al tuo bambino. 5 suggerimenti per i genitori
- Leggi più volte la fiaba prima di portarla al bambino, per elaborarla, sentirla, viverla interiormente con tutte le sue immagini. In questo modo racconterai una storia già digerita, che non ti potrà cogliere di sorpresa con l’emergere di un’emozione proprio nel momento in cui la stai leggendo al tuo bambino. In questo modo, stabilisci una buona relazione con la fiaba, quindi porterai al bambino qualcosa di positivo.
- Cura le immagini che nascono dentro di te mentre leggi, perché il bambino le percepirà.
- Non caratterizzare i personaggi con la voce. Usa un tono neutro, una voce sempre uguale. Il ritmo culla.
- Leggi piano e usa le pause perchè questo permette al bambino di far nascere le proprie immagini.
- Tieni presente che il bambino piccolo non si sofferma sui concetti, ma sulle azioni.
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Perché è importante raccontare le fiabe
Se guardiamo un bambino intento ad ascoltare una storia e un bambino che guarda un cartone animato notiamo che il primo è rapito, catturato dalle parole di chi gli racconta qualcosa; anche il secondo sembra molto interessato alle immagini che gli scorrono davanti. Ma un occhio attento può notare una grande differenza: al bambino che ascolta una storia brillano gli occhi, il suo volto è illuminato. Il bambino che guarda il cartone animato non ha la stessa luce negli occhi perché non è attivo interiormente. Le immagini che scorrono sullo schermo sono frutto dell’immaginazione di qualcun altro e il bambino non può aggiungervi nulla. Invece, nel bambino che ascolta un racconto le immagini sgorgano dalla sua intensa attività interiore.
Un bambino che vede un lupo apparire nella storia del cartone animato può spaventarsi se magari è molto sensibile. Invece il lupo che immagina è frutto della propria fantasia e ha le caratteristiche scelte dal bambino, quindi può gestirlo. Per questo è importante che nel narrare l’adulto non aggiunga sentimenti propri, ma che lasci al bambino la possibilità di caratterizzare ogni personaggio come preferisce, senza interferenze, senza condizionamenti.
Di cosa parlano le fiabe e cosa vogliono insegnare
Parlano sempre dell’uomo, della sua anima, dell’evoluzione umana. La principessa e il principe sono immagini che rappresentano l’interiorità umana. Gli ostacoli che questi personaggi incontrano nelle fiabe sono le prove che ogni uomo si trova ad affrontare. Le fiabe quindi ci parlano di noi, rivolgendosi direttamente alla nostra anima. Nelle fiabe viene rappresentata con immagini, quindi con eventi e personaggi, la vita interiore dell’uomo.
Il bambino si immedesima nei personaggi e vive il coraggio del principe che sconfigge il drago, vive la sconfitta del male e il trionfo del bene, l’armonia che si spezza, ma che poi ritorna e tutto finisce bene.
Il bambino si sente rassicurato nel racconto e spesso chiede la stessa fiaba più e più e volte, per rivivere certi sentimenti a famigliarizzare con loro. In questo modo l’anima del bambino viene nutrita e viene preparata per affrontare le prove della vita.
Qual è la differenza tra fiaba e favola?
Fiaba e favola non sono la stessa cosa, non sono sinonimi; per fiaba si intende un racconto popolare molto antico, tramandato oralmente di generazione in generazione, che racconta, attraverso immagini simboliche, ciò che l’essere umano vive interiormente. Anche le favole parlano dell’essere umano, ma sono racconti, che hanno un autore e che parlano della natura dell’uomo e del suo rapporto con il mondo esterno. Le favole hanno come protagonisti gli animali, che parlano come gli uomini, ma non sono antropomorfizzati, mantengono le loro caratteristiche di animali.
La principale differenza tra fiabe e favole è che le prime parlano al bambino piccolo attraverso le immagini e sono per lui un nutrimento, proprio perché si rivolgo all’anima del bambino utilizzando il linguaggio più adatto al suo mondo interiore. Le favole sono per bambini un po’ più grandi, che si possono rapportare alle storie anche con il pensiero astratto e la capacità di giudizio e possono trarre insegnamento dalla morale, che solitamente è evidente.
Si possono spiegare le fiabe?
Steiner dice che la fiaba è come la poesia: bisogna lasciarla agire su di sé in maniera semplice, elementare.
“Quando si invade con forza di giudizio la poesia delle fiabe che scaturiscono originalmente dall’anima umana, è come se si disturbasse il fiorire di una pianta”
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Io credo che sia importante per noi adulti che leggiamo le fiabe ai bambini, sapere, anche solo in maniera generica, che cosa si cela dietro alle immagini perché altrimenti rischiamo di dare un giudizio agli eventi che narriamo, un giudizio dettato dalla razionalità.
Spesso sento dire che le fiabe non vanno raccontate perché rappresentano un modello antiquato del ruolo delle donne. Ma nelle fiabe il principe e la principessa rappresentano entrambi una parte di noi, sono immagini che parlano al nostro inconscio. Il bambino sa cogliere in maniera inconscia il senso profondo delle vicende narrate, non ha l’ostacolo del giudizio che può avere l’adulto.
Quali fiabe raccontare ai bambini
Le fiabe si raccontano ai bambini dai 4 anni di età. Prima dei 4 anni non sono adatte, dopo vanno comunque selezionate in base all’età.
Le fiabe non sono solo per i bambini, ma sono un dono per tutti, anche per gli adulti, proprio perché ci raccontano della nostra evoluzione come essere umani, delle situazioni che dobbiamo affrontare, della possibilità di sconfiggere i nostri draghi, elevarci spiritualmente e vivere nella libertà.
Il miglior libro che raccoglie le fiabe popolari con 200 fiabe in edizione integrale, tradotte da Clara Bovero.
“All’arte della traduttrice, Clara Bovero – scrisse Italo Calvino a proposito di quest’edizione – si deve la limpidezza con cui risaltano i vari registri stilistici del dettato popolare, e la spontaneità con cui anche poesiole e filastrocche sembrano nate nella nostra lingua”.
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Leggere ai figli è importante per la relazione: inserire nella routine quotidiana un momento dedicato alla lettura a voce alta serve per ritrovarsi e dedicarsi del tempo. Se ti sembra che tuo figlio non ti ascolti abbastanza, forse avete bisogno di dedicarvi del tempo di qualità quotidiano per stare insieme e condividere qualcosa, come ad esempio la lettura a voce alta. Leggi anche MIO FIGLIO NON MI ASCOLTA! COME FARSI ASCOLTARE DAI BAMBINI e le 7 domande da porsi e su cui riflettere se il tuo bambino non ti ascolta.