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11 Luglio 2021

Quali sono le tappe dello sviluppo del bambino?

Vediamo quali sono le fasi dello sviluppo del bambino dalla nascita fino a quando diventa un adulto, a 21 anni. Rudolf Steiner parla di tre settenni: 0-7 anni, 7-14 anni, 14-21 anni. La fine di ogni settennio corrisponde ad una tappa evolutiva fondamentale e ogni settennio corrisponde ad un diverso stato di coscienza, con le sue esigenze particolari.

Capire il neonato: cosa è importante sapere?

Un bambino appena nato è un essere spirituale che proviene dal mondo spirituale. Lo stato di coscienza di un lattante si può definire di sonno perché non ha coscienza di sé e di ciò che lo circonda. E’ ancora collegato col mondo spirituale, deve inserirsi nella dimensione terrena e prova nostalgia per il mondo da cui proviene, ma allo stesso tempo desidera la vita che lui stesso ha scelto di vivere sulla Terra.

La separazione dal Tutto da cui proviene è una ferita dolorosa per il bambino, è un processo lungo, lento e graduale, che avviene nei primi 21 anni di vita e attraversa delle tappe in cui avviene un risveglio di coscienza gradualmente sempre maggiore.

Un neonato dorme molte ore perché ha bisogno di tornare “a casa” il più possibile durante i primi mesi di vita. Mentre dorme si ricollega infatti al mondo da cui proviene. Gli adulti, che si prendono cura di lui, hanno il compito di circondarlo di amore, di farlo sentire al sicuro e devono conquistare la sua fiducia: in questo modo egli avrà sempre più voglia di restare sveglio e di ambientarsi in questo nuovo contesto di vita.

Ecco perché un neonato piange tanto! Non è così facile adattarsi alla nuova condizione in cui si trova.

I primi anni di vita del bambino

Nei suoi primi anni il bambino cresce e si sviluppa moltissimo, acquista le abilità umane più importanti: impara a camminare, parlare e pensare. Come può farlo senza averne coscienza? La sua natura lo porta ad accogliere tutto ciò che lo circonda, senza filtri, e ad imitare gli adulti che si prendono cura di lui. E’ questo che permette al bambino piccolo di diventare un cucciolo di uomo: se non avesse modelli umani da imitare, non potrebbe camminare, non parlerebbe. Ecco perché guardiamo nostro figlio/a e vediamo noi stessi nei modi di fare, negli atteggiamenti. Ma non lo fa in maniera cosciente! Sta assimilando ciò che lo circonda, per poter crescere e svilupparsi come essere umano.
Su questo argomento leggi anche COS’È UN BAMBINO? DI COSA HA BISOGNO?

Noi adulti dobbiamo essere consapevoli del fatto che i bambini ci imitano in maniera profonda e accolgono fino nel fisico la nostra interiorità.
Infatti, il bambino non ha ancora tutte le sue parti sviluppate: il corpo fisico e la sua parte animico-spirituale sono un tutt’uno. Durante lo sviluppo, che avviene in circa 21 anni, la parte animico-spirituale si stacca gradualmente dal corpo e si sviluppa, diventa indipendente, si emancipa dal corpo.

Tutte le forze del bambino, nei primi sette anni, sono concentrate sullo sviluppo degli organi fisici e, siccome non ci sono filtri, non c’è un confine tra il mondo esterno e l’interiorità del bambino durante i primi anni: tutto ciò che gli arriva incontro viene assimilato e concorre alla formazione anche fisica.

Ecco perché è così importante auto-educarsi per educare un bambino.
Questa consapevolezza non ci deve bloccare o preoccupare, è naturale e non richiede che siamo perfetti, ma se siamo consapevoli è già molto importante.  

Il bambino a 3 anni

Il comportamento di un bambino di 2-3 anni può cambiare improvvisamente, infatti a questa età avviene qualcosa di molto importante per il suo sviluppo: ce ne possiamo accorgere dal fatto che il nostro bambino non parla più di sé stesso in terza persona, ma inizia a utilizzare il pronome “io”. Qualcosa è avvenuto nella sua coscienza: è come se realizzasse, ma in maniera inconsapevole: “io sono io, la mamma è separata da me” e anche “io posso decidere cosa voglio e cosa non voglio!”. Per questo cambia tanto il nostro rapporto e per questo inizia la fase oppositiva, che tanti definiscono terribile. Ne parlo nell’articolo “I TERRIBILI DUE”: È SOLO UNA FASE DI PASSAGGIO

Si tratta di una prima crisi che il bambino attraversa, perché inizia a non essere più immerso nel flusso delle cose come era prima: adesso inizia ad avere un po’ di coscienza in più e anche di autocoscienza e questo lo separa da quel Tutto in cui si sentiva immerso. E’ solo una prima tappa dello sviluppo che porta a separarsi dal resto del mondo esterno e ad avere una coscienza sempre più sveglia.

Penso che per i genitori essere informati su ciò che avviene nell’interiorità del proprio bambino sia fondamentale per poterlo comprendere e per poterlo guardare con occhi diversi, da una diversa prospettiva, e poterlo così accompagnare meglio nella sua crescita, accogliendo anche i momenti più critici.

Il bambino a 7 anni

Intorno ai 6/7 anni avviene un cambiamento nell’interiorità del bambino che si rende evidente anche fisicamente: infatti a questa età i denti da latte iniziano a cadere e vengono piano piano sostituiti dai denti definitivi. Rudolf Steiner ci insegna che tutto ciò che avviene a livello fisico è una manifestazione di qualcosa che sta avvenendo a livello spirituale.

Si sta formando l’interiorità del bambino e si sta trasformando il suo modo di pensare, sta diventando più indipendente: non è più un pensare solo associato a qualcosa di esterno o di corporeo che lo stimola, ma i pensieri adesso nascono dalla sua interiorità, dalla vita dell’anima.

Questa tappa è fondamentale per poter iniziare a frequentare la scuola: per questo le scuole steineriane aspettano che il bambino abbia compiuto 7 anni prima di inserirlo a scuola, o almeno che abbia perso il primo dentino da latte.

Il secondo settennio

Il periodo compreso tra i 7 e i 14 anni è il periodo in cui l’anima ha bisogno di nutrimento per svilupparsi al meglio. Di cosa ha bisogno il bambino tra i 7 e i 14 anni perché possa svilupparsi armoniosamente? In che modo possiamo nutrire la sua anima? Possiamo portargli incontro tutto ciò che vogliamo trasmettergli in forma di immagini e in maniera artistica e possiamo trasmettergli un senso di devozione e gratitudine nei confronti della natura che ci circonda. Parlo di questo anche nell’articolo LA SCUOLA WALDORF È’ UNA SCUOLA RELIGIOSA? L’ANTROPOSOFIA È UNA RELIGIONE?

Il bambino del secondo settennio non ha bisogno di capire i concetti in maniera astratta, ma vivente.

La crisi dei 9 anni

Fino a nove, dieci anni l’interiorità del bambino è un tutt’uno con ciò che lo circonda, non c’è distinzione tra dentro e fuori a livello del sentire: il bambino vive la natura e il mondo fuori di sé come se tutto fosse collegato con le sue emozioni. E per questo, fino a questa età, gli elementi della natura hanno caratteristiche umane, emozioni, sentimenti, ci somigliano, e noi adulti non dobbiamo contraddire questo modo di vivere la natura.

Ma intorno ai 9 anni il bambino inizia a sentire di essere separato dal resto del mondo, inizia a sentirsi un essere separato dal resto del mondo. Questo cambiamento interiore può provocare una ferita nell’anima, può portare ad attraversare una crisi, può spaventare il bambino. Sulla crisi del nono anno leggi anche IL BAMBINO DI 9 ANNI. PERCHÈ È UN’ETÀ PARTICOLARE?

La didattica delle scuole Waldorf accompagna questo sviluppo, questa presa di coscienza graduale, proponendo le materie giuste al momento giusto e nel modo più adatto.

Se a 9 anni il bambino sta atterrando sulla Terra, a 10 anni è ormai atterrato e può quindi mostrarsi molto diverso nell’atteggiamento e ha voglia di autoaffermazione. Sul bambino di 10 anni ho scritto questo articolo COME CAMBIANO I BAMBINI A 10 ANNI?

A 11/12 anni il bambino riesce davvero ad afferrare il nesso tra causa ed effetto: mentre prima non riusciva veramente a comprendere causa ed effetto, adesso è intellettualmente maturo per farlo. Steiner dice che l’anima del bambino diventa arida se gli portiamo incontro la causalità prima di questa età.

Il terzo settennio

A 14 anni si diventa maturi per un giudizio personale: adesso si può fare appello al giudizio del ragazzo, prima no. Farlo prima di questa età significa nuocere al suo sviluppo.

Per il bambino del primo settennio è importante che il mondo sia buono, perché deve affidarsi, perché è immerso nel mondo e assimila tutto ciò che lo circonda.

Il bambino del secondo settennio ha bisogno di un mondo bello, perché la sua anima chiede nutrimento per potersi sviluppare al meglio e deve potersi affidare all’adulto che è il suo tramite per entrare in contatto con il mondo esterno.

Il bambino del terzo settennio inizia cercare il vero: ha una coscienza e una capacità rappresentativa che richiedono di sapere, di conoscere il mondo per quello che è. Non c’è più bisogno di un intermediario che filtri, adesso il ragazzo ha una propria individualità da portare nel mondo.

“Un mondo buono da imitare, un mondo bello da sperimentare, un mondo vero da conoscere.”

Steiner parla di forze invisibili che non percepiamo, ma che agiscono sull’uomo: il pensare ha una forza che agisce dall’alto verso il basso e la volontà dal basso verso l’alto, ma fino ai 21 anni non si incontrano, non entrano in collegamento finché tutte le parti non sono ben sviluppate.

La volontà è una qualità dell’anima che porta ad attivarsi, a muoversi, ad agire. Finché non è ben sviluppata e collegata con una capacità di pensiero sviluppato, non si possono portare nel mondo azioni consapevoli, mature e libere. E soltanto a 21 anni la volontà nell’uomo si sviluppa davvero.

Un uomo capace di mettere il volere nel pensare e il pensare nel suo agire, può essere un uomo morale. Per questo si educa il bambino: perché possa svilupparsi nel modo migliore e arrivare ad essere un individuo adulto che agisce in maniera morale e ha un pensiero indipendente, che scaturisce dalla sua interiorità, non condizionato dall’esterno o dalle proprie necessità corporee.

Suggerisco la lettura di questo libro: una raccolta di conferenze di Rudolf Steiner sullo sviluppo del bambino, in cui parla del bambino dai 7 ai 9 anni, del ragazzo a 10 anni, del ragazzo dai 10 ai 14 anni, e dei ragazzi dopo i 14 anni di età.

Il Sano Sviluppo dell'Essere Umano - Vol. II
Rudolf Steiner
Il Sano Sviluppo dell’Essere Umano – Vol. II
Antroposofica Editrice
€ 15,00

Suggerisco questi tre libri di Koepke: uno sul settimo anno, uno sul nono anno e sul dodicesimo anno. Queste tre età corrispondono a tre tappe fondamentali nello sviluppo del bambino.

Il Settimo Anno - La Maturità Scolare
Hermann Koepke
Il Settimo Anno – La Maturità Scolare
Arcobaleno Edizioni
€ 15,00

Il Nono Anno
Hermann Koepke
Il Nono Anno
Il punto di svolta
Arcobaleno Edizioni
Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
€ 15,00

Il Dodicesimo Anno
Hermann Koepke
Il Dodicesimo Anno
L’inizio della pubertà
Arcobaleno Edizioni

Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

€ 15,00

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By: ifiorielestelle · In: Sviluppo del bambino

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Sono Dani, una mamma appassionata di pedagogia. Ho conseguito la formazione in pedagogia steineriana. In questo spazio parlo di pedagogia steineriana, di scuole Waldorf (mia figlia ne frequenta una), di sviluppo del bambino, di educazione.

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Sono Dani, una mamma appassionata di pedagogia. In questo spazio parlo di pedagogia steineriana, che sto studiando (sono al terzo anno di formazione insegnanti Waldorf), di scuole Waldorf, di sviluppo del bambino, di educazione.

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